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L'epoca
napoleonica fu caratterizzata dalla costruzione
di grandi opere: l'Arco di Triomfo,
la Borsa, la colonna Vendôme, i canali dell'Ourcq,
Saint-Martin e Saint-Denis.
Vennero distrutte le vecchie case sui ponti
e le rive della Senna per ripristinare la
vista sul fiume.
Durante le guerre napoleoniche Parigi fu
occupata nel 1814 e 1815.
I parigini accolsero favorevolmente l'arrivo
dei Borboni che segnarono un periodo di
forte crescita per la città che passò
dai 600 000 abitanti nel 1800 a un milione
nel 1846 grazie all'afflusso
di gente che abitava nelle province.
L'aumento
demografico francese del XIX secolo venne
quasi interamente assorbito dalla capitale.
Tuttavia le strutture della città erano ancora
quelle medievali e Parigi divenne una città
insalubre e sovrappopolata.
La parte ovest della città era quella più
ricca mentre nella parte orientale la gente
soffriva la fame le epidemie
(colera nel 1832).
Questa profonda frattura
interna alla città sfociò nell'insurrezione
socialista del 1848 e nella conseguente
repressione.
Il secondo Impero trasformò Parigi
dandogli l'aspetto attuale.
Napoleone III, influenzato dalla modernità che aveva visto
a Londra, affidò i lavori
di rinnovamento architettonico urbano a
Georges Haussmann, dal 1853 al 1869; il
suo compito fu quello di fare di Parigi
una grande capitale moderna.
Distruggendo
i vecchi quartieri centrali medievali, Haussmann
creò grandi assi nord-sud ed
est-ovest: grandi viali alberati rettilinei
circondati da edifici dall'inconfondibile
stile.
Gli ingegneri Alphand e Belgrand finalizzarono
una nuova rete idrica.
Tra le grandi opere di questo periodo: importanti
teatri come quello della place du Châtelet e
l'opera Garnier.
Lo stesso Haussmann è all'origine dell'attuale
divisione in arrondissement di Parigi.
L'Impero si concluse rovinosamente nel
1870 in seguito alla guerra franco-prussiana
e la proclamazione della Repubblica.
L'esasperazione
per l'assedio di Parigi e la sfilata dell'esercito
tedesco sugli Champs-Elysées provocò,
nel maggio 1871l, 'insurrezione della Commune, rivolta d'ispirazione
socialista e operaia.
La fine del secolo è segnata dalla nascita
della III Repubblica moderata.
A partire dal 1878, le grandi esposizioni
universali scandiscono il progresso scientifico
e tecnico.
Quella del 1889, a cui si deve
Tour Eiffel, segna l'apogeo dell'architettura
di ferro.
L'esposizione universale del 1900 vede la
nascita del Grand e Petit Palais e la prima
linea della metro decorata da Guimard.
Nel 1910 viene realizzata la basilica del
Sacro Cuore.
La città conobbe un nuovo fervore culturale
e artistico grazie ai pittori impressionisti.
Nel 1911 la popolazione parigina contava
circa 2,9 milioni d'abitanti.
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