Parigi è all'origine un villaggio di pescatori celti.
La tribù dei Parisii si stabilì nel terzo secolo a.c. nell'île de la Cité, la fortificò e la chiamò Lutetia.
Nel 52 a.c., Lutezia cadde nelle mani di un generale di Giulio Cesare.
I Romani la rinominarono la città dei Parisii, Civitas Parisiorum.
La città venne fortificata e cominciò a espandersi sulla riva sinistra della Senna: in quella zona vennero edificate le terme, dette oggi di Cluny, e les arènes de Lutèce.
Il cristianesimo fu introdotto da Saint Denis, primo vescovo della città, che fu decapitato dai romani nel 280.
La leggenda narra che avrebbe camminato tenendo in mano la propria testa fino al luogo in cui sorge, oggi, la Basilica di Saint Denis.

Minacciati dalle invasioni barbare, i primi abitanti di Parigi, tennero testa agli Unni di Attila ispirati e protetti da Sainte Geneviève che divenne la patrona della città.
Nel 486, Clovis s'impossessò di Parigi e ne fece la capitale del regno dei Franchi.
La città fu abbandonata dagli ultimi re Merovingi e conobbe un periodo di forte declino sotto la dinastia dei Carolingi, quando Carlomagno scelse come capitale del suo regno Aix-la-Chapelle.
Gli abitanti abbandonarono la riva sinistra dove rimasero soltanto gli edifici religiosi come l'imponente abbazia di Saint-Germain-des-Prés.

Nell'861 Parigi passa nelle mani dei Capetingi, che occuparono il trono di Francia con Ugo Capet nel 987, e diventa la capitale di un piccolo regno che i Capetingi cercarono di allargare.
Durante l'XI e il XII secolo, la città conobbe una grande rinascita commerciale e urbana.
La città ricominciò a espandersi nuovamente sulle due rive della Senna, soprattutto sulla riva destra.
Alla fine del XII secolo, Philippe Auguste creò numerose fontane, fondò il mercato delle Halles e fece istallare il pavé nelle vie più importanti.
Per proteggere la città, fece edificare (1180-1213) delle possenti mura di cinta rinforzate dalla fortezza del Louvre (1204).