Sebbene il Parco Monceau non sia uno dei più grandi parchi parigini, è uno degli spazi più incantevoli della capitale francese.
Il parco offre ai visitatori romantici sentieri per indimenticabili passeggiate tra aree verdeggianti e deliziosi laghetti.
Il Naumachie, un lago circondato da un colonnato semicircolare in stile corinzio, è sormontato da una fitta vegetazione che lo rende particolarmente gradevole e particolare.
In contrasto con lo standard della maggior parte dei parchi parigini, nel Parco Monceau non c'è alcun ordine: gli alberi crescono naturalmente mescolandosi con i resti di antiche colonne romane, statue, arcate e altro ancora.
Un disordine armonico che fa di questo parco un'oasi di tranquillità in piena Parigi.

Anticamente fu proprietà del duca di Chartres che diede il compito a Carmontelle di disegnare un paese d'illusioni con una fattoria svizzera, mulini olandesi, pagode, rovine feudali e templi romani disseminati lungo i sentieri accidentati.
In occasione della Rivoluzione, il giardino venne confiscato e divenne patrimonio nazionale nel 1793; poi ridivenne di proprietà della famiglia d'Orleans durante la Restaurazione.
Nel 1860 la città di Parigi comprò il giardino: una parte venne rivenduta mentre la parte restante fu riorganizzata da Jean-Charles Alphand.

Le cancellate sono opera di Gabriel Davioud.
Tra le tante statue in marmo disseminate nel parco, numerosi quelle di scrittori e musicisti come Guy de Maupassant, Chopin e Charles Gounod. Claude Monet ha immortalato il parco in un suo quadro nel 1876.