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I
giardini delle Tuileries sono i più antichi
giardini, in stile francese, di Parigi.
Si estendno da ovest a est, da place de la
Concorde al Louvre, e da sud a nord, dalla
Senna alla rue de Rivoli.
Questi giardini furono inizialmente creati,
su ordine di Caterina dei Medici, dal fiorentino
Bernardo Carnesecchi nel 1564.
Furono ristrutturati
da Mollet nel 1609 e dall'architetto André
Le Notre nel 1664.
Originariamente i giardini seguirono il
modello italiano: sei lunghi sentieri che
si sviluppano in lunghezza e otto in larghezza
che delimitano settori rettangolari con differenti varietà di vegetazione.
Nonostante successive trasformazioni i giardini conservano
l'impronta di André
Le Notre che riorganizzò i giardini nel
1664 su ordine di Colbert.
Le
Notre diede ai giardini l'aspetto odierno:
creò un viale centrale delimitato a est
da un bacino rotondo e a ovest da un bacino
ottagonale; conferì ai giardini una pianta
spaziosa; costruì due terrazze lungo
quella che sarebbe diventata la place de
la Concorde e due rampe di scale che permettevano
di accedervi; numerose statue e complessi
marmorei furono costruiti per ornare i giardini.
Nel 1719, l'entrata principale fu decorata
con due statue di Antoine Coysevox rappresentanti
Mercurio e la Rinomata che cavalca un cavallo
alato.
Durante la rivoluzione, i giardini
furono testimoni di grandi eventi.
Il bacino rotondo fu utilizzato per la cerimonia
dell' Essere supremo.
Vennero piazzate delle effigie rappresentanti
l'Ateismo circondato dall'Ambizione, l'Egoismo,
la Discordia e la Falsa-Semplicità e Maximilien
de Robespierre le incendiò in un'apoteosi
di grida e applausi.
La
Galleria nazionale del Jeu de Paume è un
museo d'arte contemporanea ubicato nell'angolo
nord-est dei giardini su Place de la Concorde.
Simmetricamente disposto verso l'angolo
di sud-est vi è l'Orangerie dove re Luigi XVI aveva fatto attrezzare
una serra idonea a ospitare alberi d'aranci.
Dopo un lungo restauro, nel 2005, l'Orangerie
è tornata alla sua funzione museale e raccoglie
famose opere di Impressionisti: Renoir,
Manet, Cézanne, Rousseau e, specialmente,
le notissimi ninfee di Monet, disposte
in due saloni ovali perfettamente
idonei allo scopo.
Dopo il Musée d'Orsay ma prima del Marmottan,
l'Orangerie è il terzo polo museale
dedicato all'Impressionismo in Francia.
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